giovedì 19 luglio 2012

Cotolette di soia fatte in casa

Namaste :-)
Vi racconto un po' di fatti miei... tanto per cambiare! 
Stasera sulla spiaggia c'erano diverse persone che si erano fermate a cena e poi si erano messe a pescare... erano per lo più famiglie con bambini tutti contenti che gironzolavano eccitati intorno ai padri-pescatori a commentare il numero di pesci pescati... a prima vista può sembrare un quadretto innocuo se non addirittura idilliaco. A me questa immagine mi ha sconvolta. Siamo arrivati a un punto in cui è festa la morte di un essere vivente. Perchè di questo si tratta. Un pesce è un essere vivente. Prova dolore e paura, come noi. Eppure pensiamo di avere diritto di "giocare" con la vita di un altro essere vivente per puro divertimento. Nessuno può affermare in piena coscienza che un pesce (e, ovviamente lo stesso discorso vale per ogni altro animale!) non prova dolore e non prova fino all'ultimo istante della sua vita a dibattersi terrorizzato per salvarsi. Non è possibile che qualcuno oggigiorno possa venirmi a dire che un qualsiasi animale non prova paura e sofferenza. Eppure, chissà pr quale motivo, la maggior parte delle persone pensa di avere il diritto di disporre della vita di altri esseri viventi, forse perchè ritenuti inferiori. Ma proprio perchè magari li riteniamo "inferiori" o più deboli, a maggior ragione l'istinto dovrebbe essere quello di proteggere questi esseri! 
Le giustificazioni sono delle più varie: non possiamo fare a meno di mangiare animali per la nostra salute... balle! Servono forse ancora ulteriori dimostrazioni scientifiche che una dieta vegetariana equilibrata è molto più sana di una dieta che include la carne? Non prendiamoci in giro... Qualcuno mi ha anche risposto: perchè gli animali non hanno un'anima... balle! Guardate un qualsiasi animale negli occhi e mentre vi guarda prendete un coltello e sgozzatelo... vorrei vedere quanti "carnivori" avrebbero il cuore e la coerenza di farlo! Sono tutte scuse e giustificazioni che vengono costruite per mascherare l'intrinseca incoerenza del mangiare carne... perchè a ragionare liberamente, senza paure o condizionamenti sociali, sono sicura che la maggior parte delle persone diventerebbe vegetariana. Se ci fate caso, la maggior parte di chi mangia carne ammette di cercare di non pensare che quello che ha nel piatto è un pezzo di cadavere di un essere senziente che è stato fatto soffrire e ucciso senza una effettiva necessità, perchè se ci pensasse non riuscirebbe a mangiarlo! Ma se coscientemente scegliamo di tapparci gli occhi e di bloccare la nostra consapevolezza è finita! Andiamo a limitare e a sprecare il nostro potenziale sia di intelletto che di compassione. E la cosa peggiore è che i bambini vengono fatti crescere con questa bugia, con questo limite alla loro consapevolezza... d'istinto nessun bambino mangerebbe qualcosa frutto della sofferenza e della morte di un essere vivente... sono gli adulti che "educano" i bambini a violentare la propria natura compassionevole... e se invece un genitore vegetariano educa fin da piccoli i propri figli a sviluppare consapevolezza di ciò che ha nel piatto viene subito "bollato" come un estremista che fa il lavaggio del cervello ai bambini! Vi rendete conto del capovolgimento della realtà?!?
Scusate... come al solito mi sono un po' lasciata prendere...
Adesso mettiamoci a cucinare! Di solito adoro le cotolette di soia: sono buone, sostanziose e veloci da preparare. Poi però ho letto gli ingredienti... apparte che c'è l'uovo... ma poi ci sono un sacco di sostanze "strane", alcune nemmeno chiaramente identificabili, che secondo me è meglio non assumere più di tanto... Quindi mi sono ingegnata a farmele da sola! Il risultato è ottimo, economico, comodo (perchè ve ne potete fare in poco tempo una bella scorta da congelare)... e almeno sapete per certo quello che state mangiando!

Ingredienti:
(dose per 8 cotolette) 200 gr di soia gialla, 1 scalogno, 1 cucchiaino di sale, 1 cucchiaino di coriandolo, 1 cucchiaino di cumino, 1 cucchiaino di prezzemolo tritato, 1 cucchiaio di olio di oliva, 80 gr di farina di ceci, 180 gr di acqua, farina e pangrattato per impanare.

Preparazione:
Quando decidete di "lanciarvi" nell'autoproduzione delle cotolette di soia, dovete ricordarvi di mettere la soia in ammollo in abbondante acqua fresca la sera prima. La mattina dopo troverete la soia raddoppiata di volume. A questo punto dovete scolarla, sciacquarla e metterla in una pentola con abbondante acqua fresca, un pizzico di sale e la lasciate cuocere per un'ora... non fatevi spaventare dalle tempistiche! L'ammollo dura tutta la notte mentre dormite... la cottura dura un'ora, ma non è che per un'ora dovete stare lì! ...cuoce da sola mentre voi potete fare altre cose! Passata un'ora spengete il fuoco, scolate la soia  e frullatela insieme allo scalogno, l'olio, il sale, il prezzemolo, il cumino e il coriandolo. Otterrete un impasto omogeneo, compatto e facilmente lavorabile con le mani. Dividetelo in otto porzioni, con ognuna fate una pallina e poi schiacciatela delicatamente tra le mani per ottenere la forma della cotoletta. Appoggiate ogni cotoletta su un vassoio leggermente infarinato e preparate la pastella per l'impanatura. In una terrina versate la farina di ceci e aggiungete poca per volta l'acqua; mescolate bene con una frusta per ottenere una pastella fluida e senza grumi. A questo punto per comodità vi conviene mettere sul piano di lavoro (nell'ordine): il vassoio con le cotolette, un piatto con sopra un po' di farina, la terrina con la pastella e un piatto con sopra il pangrattato. Prendete una cotoletta, passatela nella farina premendo leggermente per farla aderire, passatela nella pastella (facendo attenzione di ricoprire bene anche i bordi) e infine passatela nel pangrattato (sempre premendo leggermente per farlo aderire bene).
A questo punto  potete consumarle subito oppure incartarle singolarmente con la pellicola trasparente e congelarle. La cottura (sia da appena fatte che da congelate) è la stessa: in una padellina fate scaldare un velo d'olio e poi cuocete le cotolette per circa 5 minuti per lato... pronte!
Buon Appetito :-)




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