lunedì 30 aprile 2012

Risotto allo spumante e melanzane

Buon inizio di settimana! ...dai, che domani è di nuovo festa! :-)
Dopo la parentesi di "economia domestica" che ho messo ieri sul blog, oggi torniamo alle ricette!
Ma non prima di avervi regalato una "pillola di saggezza"...

"Nella mente ha origine la sofferenza...
Nella mente ha origine la cessazione della sofferenza..."

...ovviamente non l'ho detta io, ma l'ha detta Buddha... e dovrebbe essere uno di quei concetti da tenere ben stampati nella mente in ogni istante delle nostre giornate... soprattutto quando ci sembra che tutti ce l'abbiano con noi e che ogni tipo di "cataclisma cosmico" si sia messo d'accordo per rovinarci la giornata... in realtà tutto dipende da come interpretiamo la realtà... quante volte abbiamo fatto caso che lo stesso avvenimento o la stessa persona un giorno ci rende felice e un giorno ci infastidisce... ma quello che cambia non è la natura di quell'avvenimento o di quella persona, ma è solo il nostro stato mentale! Rendiamoci conto che abbiamo un potere immenso nel creare la nostra felicità (o la nostra infelicità!) e che non siamo mai vittime delle situazioni! La felicità dipende da noi... non c'è nessuno che può avere davvero il potere di "intaccare" la serenità della nostra mente... a meno che noi non glielo permettiamo... Non so a voi, ma a me questo pensiero mi riempie di serenità e di forza...! :-)

Torniamo alle ricette? Oggi vi parlo di un risottino che mi sono inventata un paio di sere fa per cena... ha un sapore delicato e cremoso e spero vi piacerà!
Ingredienti:
(dose per 6 persone) 400 gr di riso, 2 piccoli scalogni, 1 melanzana, 1 litro e 1/2 di brodo vegetale, 50 gr di margarina vegetale (40 gr per iniziare la cottura più 10 gr per la mantecatura finale), 1 bicchiere di spumante, sale, pepe, 1 cucchiaino di prezzemolo tritato.
Preparazione:
Iniziamo preparando la melanzana. Tagliatela a dadini e mettela nell'acquaio in uno scolapasta ricoprendo ogni strato con una manciata di sale; coprite  con un piatto e lasciate riposare almeno un'oretta in modo che la melanzana faccia uscire la sua acqua amarognola... Mettete sul fuoco il brodo vegetale e quando bolle abbassate la fiamma e tenetelo a fuoco basso per mantenerlo caldo. Nella pentola dove preparerete il risotto mettete 40 gr di margarina e gli scalogni tritati finemente. Apriamo subito una parentesi... conoscete già il segreto per non piangere quando si affettano cipolle, scalogni, porri, ecc? E' veramente semplicissimo: basta bagnare con acqua fredda la lama del coltello e le mani... perchè quello che fa lacrimare è una molecola gassosa che viene sprigionata dalla cipolla quando viene tagliata e questa molecola si "attacca" all'acqua... quindi se abbiamo l'accortezza di tagliarla con le mani e con il coltello bagnati la molecola incriminata si fermerà lì e non arriverà ai nostri occhi! Vi assicuro che funziona!
Torniamo al risotto! Fate appassire lo scalogno con la margarina a fuoco dolce; aggiungete il riso, mescolate bene e fate insaporire per un paio di minuti. Sfumate con lo spumante. Aggiungete la melanzana tagliata a dadini e iniziate ad aggiungere con un mestolo un po' di brodo; ogni volta che il brodo sarà assorbito aggiungetene un altro po', mescolate e continuate in questo modo fino a cottura del riso... dovrà essere cotto ma leggermente al dente. A questo punto regolate di sale e mantecatelo con 10 gr di margarina. Spengete il fuoco e aggiungete il prezzemolo e una bella macinata di pepe nero. Fate riposare un paio di minuti prima di servire ed è pronto!
Buon Appetito :-)


domenica 29 aprile 2012

Alla "riscoperta" dei rimedi delle nonne!

Buongiorno a tutti e buona domenica! :-)

Come vi avevo raccontato qualche giorno fa, mi sto appassionando sempre di più alla possibilità di autoprodursi i vari detergenti che servono per la pulizia e la cura della casa.
Tanti anni fa le nostre nonne, bis-nonne, ecc non avevano certo l’assortimento di costosi e inquinanti prodotti per le pulizie come abbiamo ora! Eppure conoscevano mille rimedi naturali per far brillare la casa e per risolvere ogni tipo di problema! E chissà invece come ci sembra di essere emancipati ad avere adesso la possibilità di buttare via tanti soldi per comprare una miriade di prodotti che inquinano… e che alla fine ci danno gli stessi risultati dei rimedi tradizionali che, invece, costavano poco e non inquinavano! Ma come sarà strano il genere umano?!?
Quindi mi sto impegnando a “studiare” e a riscoprire i vari rimedi naturali che possiamo utilizzare quotidianamente… per fortuna internet è una miniera di informazioni… e voglio condividerle con voi! Perché penso che sia importante entrare nell’ottica che è vitale sviluppare consapevolezza delle scelte che facciamo… ogni cosa che facciamo, ogni prodotto che usiamo, ha delle conseguenze su di noi, sugli altri e sull’ambiente, che lo vogliamo o no! Quindi è essenziale essere il più possibile consapevoli… lo so che è faticoso… ma dobbiamo prenderci la responsabilità di quello che scegliamo di fare o di utilizzare… e poi alla fine è solo questione di prenderci l'abitudine!

Iniziamo intanto a parlare di qualche sostanza, facilmente reperibile e a basso costo, che possiamo usare:
  • l’aceto bianco: ha proprietà sgrassanti, disincrostanti, deodoranti, antisettiche, disinfettanti e conservanti 
  • il bicarbonato: neutralizza gli odori, è leggermente abrasivo, è pulente e addolcisce l’aria
  • il sale: è disincrostante, assorbente, deodorante, antigelo e fissatore del colore.
Ce ne sono molti altri, ma per ora fermiamoci qui!

Per iniziare prepariamo subito un detergente/disinfettante che possiamo usare per la pulizia del piano di lavoro della cucina, per i ripiani dei pensili della cucina, per i sanitari, ecc. Va passato puro con una spugnetta e poi risciacquato con una spugnetta umida. Si versano in un contenitore da 2 litri 2 cucchiai di bicarbonato, 1 cucchiaio di aceto, si riempie con acqua, si agita bene ed è pronto!

Passiamo alla pulizia dei fornelli e dell’acquaio. Brilleranno se li puliamo con una crema pulente  fatta mescolando in un contenitore da ½ litro 250 gr di bicarbonato, 100 gr di sale, 1 cucchiaio di sapone neutro e acqua fino a riempire il contenitore. Si agita bene prima dell’uso, si passa con una spugna sulle superfici da pulire e si risciacqua con una spugna inumidita... vi assicuro che è favoloso!

Per creare invece un detergente per il wc si prende uno spruzzino vuoto e si riempie con 1/3 di aceto bianco e 2/3 di acqua. Si spruzza nel wc, si lascia agire 15 minuti e poi si risciacqua!

Ovviamente tutte queste cose che vi racconto le ho “sperimentate” e quindi vi posso garantire che funzionano! Avrei tante altre cose da raccontarvi, ma per ora mi fermo qui… come si dice: il seguito alle prossime puntate!
Spero proprio che abbiate voglia di provare a farli… c’è una grande soddisfazione ad avere la consapevolezza di aver fatto un piccolo passo nella riduzione dell’inquinamento… pensate che risultati se ognuno di noi facesse “quel piccolo passo”…!
Namaste :-)

sabato 28 aprile 2012

Torta al cioccolato con zenzero e scorzette d'arancio

Oggi è il compleanno di una mia amica speciale... come me vegetariana per scelta e semi-vegana per forza... e siccome abitiamo lontane e non potrò farle gli auguri di persona ho pensato di inventarmi una torta di compleanno vegan apposta per lei... così, anche se "virtualmente", possiamo festeggiare insieme :-)
E' venuta fuori una torta veramente profumata e un po' più originale della solita torta al cioccolato, grazie alle note di zenzero e di arancio.
Ingredienti:
200 gr di farina di tipo "00", 125 gr di zucchero di canna, 80 gr di cacao amaro in polvere, 1 bustina di lievito per dolci, 2 cucchiaini di zenzero in polvere, 1/2 cucchiaino di sale, 100 ml di latte di soia, 300 ml di acqua, 1 cucchiaio di aceto di mele, la scorza di un'arancia, margarina e farina per la tortiera.
Preparazione:
Iniziamo preparando le scorzette d'arancio. Tagliate con un pelapatate o con un coltellino la buccia di un arancio, facendo attenzione a prendere solo la parte arancione e non quella bianca. Tagliatela a listarelle sottili e fatela bollire in un pentolino con dell'acqua per 10 minuti. Scolatela, riempite di nuovo il pentolino con acqua pulita e fate bollire le scorzette per altri 10 minuti. Scolatele e tenetele da parte.
In una terrina mescolate insieme le polveri: farina, zucchero di canna, cacao, zenzero, lievito e sale. In un'altra terrina mescolate i liquidi: acqua, latte di soia e aceto. Con una frusta amalgamate bene le polveri e i liquidi fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo. Aggiungete adesso le scorzette d'arancio, mescolate e versate in una tortiera già unta con margarina e cosparsa di farina. Cuocete in forno già caldo a 180° per 25 minuti, fate riposare in forno spento per altri 5 minuti e poi toglietela.
Buon Appetito... e BUON COMPLEANNO alla mia amica! :-)



venerdì 27 aprile 2012

Il Seitan... questo sconosciuto!

Oggi ho voglia di parlarvi del Seitan, uno degli alimenti più buoni e utili per noi vegetariani!
Il Seitan è un prodotto naturale altamente proteico.. diciamo che ha una struttura molecolare parecchio simile a quella di un muscolo animale e ha anche caratteristiche nutrizionali simili: 18% di proteine, senza grassi e colesterolo però! 
Mi rendo conto che è un alimento purtroppo ancora poco conosciuto e, tra quelli che lo conoscono, in pochi sanno che è semplicissimo prepararlo da soli! Vi sarà capitato di vederlo al supermercato, nel reparto di cosine biologiche-vegetariane insieme al tofu, la soia, ecc... e forse anche se vi era venuta voglia di provarlo avete rinunciato perchè, diciamocelo, costa veramente tanto!
Allora vi dico un segreto: per "creare" il Seitan tutto quello che vi serve in realtà è farina e acqua! Quindi, a dir tanto, se ve lo fate da soli andate a spendere 1 euro o 2!
Il Seitan è un alimento ricavato dalla farina attraverso la separazione dell’amido dalla parte proteica, cioè il glutine. Per questo motivo si può fare il Seitan da tutti i tipi di cereale purché contengano glutine in quantità sufficiente! I risultati migliori si ottengono con la farina di grano integrale e con la farina Manitoba perché sono quelle che contengono più glutine.
Per prepararlo versate in una terrina 1 kg della farina prescelta e impastatela con circa 600 ml di acqua tiepida fino ad ottenere un impasto elastico... con questa dose vi verrà circa mezzo chilo di Seitan. Ecco come appare il primo impasto:


Coprite l’impasto con un telino e fate riposare almeno mezz’ora. Mettete l’impasto in uno scolapasta, mettete il tutto dentro l’acquaio e aprite l’acqua fredda a filo. Iniziate ad impastare sotto l’acqua… noterete che dall’impasto inizierà ad uscire acqua biancastra: è l’amido che se ne va! Continuate pazientemente ad impastare fino a che l’acqua uscirà limpida… noterete che via via che impastate la consistenza inizierà a cambiare notevolmente diventando sempre più elastica e fibrosa: avete ottenuto la massa di glutine! Eccola qua:

A questo punto avvolgetelo in una garza (a mo’ di polpettone!) e cuocetelo per una mezz’ora in brodo vegetale. Ecco il mio Seitan tutto "legato":


Scolatelo, togliete la garza e a questo punto potete tagliarlo a fette o a pezzetti.
Potete conservarlo in frigo in un contenitore ricoperto del suo liquido di cottura oppure congelarlo.
Il Seitan si presta a infinite preparazioni: impanato e fritto, cotto come uno spezzatino con le verdure, per fare il ragù, ecc. ...se poi vi interessa fatemelo sapere, così vi do qualche ricettina! Questo è il mio Seitan appena cotto, pronto per finire in padella con piselli e carote per un buonissimo spezzatino :-)



Vi consiglio di provarlo perchè oltre che essere buono è un valido sostituto della carne... perchè diciamocelo: non vi fa mica bene mangiare tanta carne... ;-)
Un abbraccio e a domani!

giovedì 26 aprile 2012

Gnocchetti di farina di castagne con salvia

Namaste :-)
Non so se vi interessa, ma ieri ho passato proprio una bella giornata! Con i miei bimbi ho trascorso la mattinata a fare "esperimenti" di autoproduzione di detergenti per la casa... non potete immaginare la soddisfazione... abbiamo scoperto (mitico internet!) che partendo da pochi ingredienti facilmente reperibili e a basso costo, come aceto bianco, sale, bicarbonato, acqua, ecc., si possono produrre da soli tanti tipi di prodotti naturali, efficaci ed economici da usare per la pulizia della casa al posto dei saponi che inquinano e costano... abbiamo fatto il sapone per i piatti, un detergente multiuso, una crema pulente, un detergente per il wc... Se vi interessa l'argomento uno di questi giorni vi spiego più nel dettaglio la procedura! Mi rendo conto ogni giorno di più che la vera rivoluzione è tornare al recupero della tradizione e del rispetto della natura!
Dopo aver finito di fare i nostri esperimenti, siamo andati al mare (finalmente un po' di sole!!) e tornata a casa ero così serena e di buon umore che, ovviamente, mi è venuta l'ispirazione per una nuova ricetta! Ecco il risultato: gnocchetti fatti utilizzando la profumatissima farina di castagne e conditi con la profumatissima salvia... spero che vi piacciano :-)

Ingredienti:
(dose per 6 persone) 300 gr di farina di castagne, 150 gr di farina di tipo "00", 270 ml di acqua, 1 cucchiaino di sale, 5 cucchiai di olio d'oliva, 5 foglie di salvia.
Preparazione:
In una terrina mescolate le due farine e il sale; aggiungete l'acqua e iniziate ad impastare fino ad ottenere un impasto omogeneo. Staccate dall'impasto una pallina e lavoratela sul piano infarinato fino ad ottenere un cordoncino di circa un centimetro di diametro. Tagliate il cordoncino a pezzetti e lavorate velocemente ogni pezzetto tra i palmi delle mani per dargli una forma ovale... a questo punto potete passare ogni gnocchetto ottenuto sui rebbi di una forchetta o su una grattugia... oppure potete procurarvi quel comodissimo "attrezzino" che vedete nella foto (si trova facilmente in qualsiasi supermercato) e passarci sopra ogni gnocchetto per dargli il disegno a rilievo che è quello che gli permette di "trattenere" il condimento.
Continuate questo procedimento fino ad esaurimento dell'impasto... non vi spaventate perchè ci vuole più a dirlo che a farlo, perchè questo impasto è molto facile da lavorare, non si appiccica e tiene bene la forma... e quindi appena prendete il ritmo fate in un attimo!
Lessate gli gnocchi in abbondante acqua salata, scolateli appena vengono a galla e conditeli con olio d'oliva e foglie di salvia sminuzzate. Pronti!
Buon Appetito :-)


mercoledì 25 aprile 2012

Plumcake salato alle olive, capperi e pinoli

Ormai mi è presa la fissa di provare ad inventare ricette vegan che siano allo stesso tempo semplici da fare e sfiziose da mangiare... Anche perchè, indipendentemente dalla scelta etica che può stare dietro al fatto di seguire una dieta vegana, conosco sempre più persone che magari non avrebbero mai pensato di fare una scelta di questo tipo ma per motivi di salute devono eliminare uova e latticini... quindi nel mio piccolo spero di essere un minimo utile per dare qualche spunto... E poi, più che vado avanti con i miei "esperimenti" in cucina e più mi rendo conto che spesso usiamo uova, burro e latte per cucinare più per abitudine che per effettiva necessità... ho scoperto che si può fare di tutto senza usare le uova o i latticini... sono perfino riuscita a fare la Torta della Nonna e la Torta Sacher in versione vegan ed erano buonissime (anche a detta di non-vegani!). Almeno possiamo scegliere di mangiare cose buone, ma senza la preoccupazione di grassi, colesterolo ed eventuali intolleranze... Come per tutte le cose, basta iniziare ad avere un po' più di consapevolezza e convincerci che non ci vuole niente a cambiare le abitudini... ci vuole solo un pochino di "allenamento"! :-)
Quindi eccovi una ricettina che ho inventato ieri sera per cena... ovviamente senza uova e latticini... e, lo so che "chi si loda s'imbroda", ma stavolta sono soddisfattissima del risultato: il plumcake è venuto veramente soffice, fragrante, saporito e leggero... ed è molto semplice da preparare!

Ingredienti:
300 gr di farina di tipo "0", 1 bustina di lievito di birra, 100 ml di latte di soia, 100 ml di olio di semi, 200 ml di acqua, 1 cucchiaino di sale, 50 gr di olive verdi (circa 20 olive), 30 gr di capperi (circa 2 cucchiai), 20 gr di pinoli; per la decorazione: 1 cucchiaio di acqua, 1 cucchiaio di olio di oliva, semi di papavero.
Preparazione:
Per prima cosa intiepidite il latte di soia e scioglieteci il lievito di birra; fate riposare una decina di minuti. Intanto mescolate in una terrina la farina e il sale. Aggiungete l'olio, il latte con il lievito e infine l'acqua. Mescolate con cura fino ad ottenere un composto omogeneo. Unirvi i pinoli, i capperi, le olive tagliate a rondelle e mescolate bene. Versate l'impasto in uno stampo da plumcake rivestito di carta da forno. Preparate un'emulsione con il cucchiaio di olio e il cucchiaio d'acqua e usatela per spennellare delicatamente la superficie del plumcake; cospargete, a piacere, con i semi di papavero. Cuocete in forno già caldo a 200° per 50 minuti.
Buon appetito :-)


martedì 24 aprile 2012

Crespelle veg di farina di ceci e rosmarino... in due versioni!

Namaste :-)
...a proposito... conoscete il significato del saluto "Namaste"? E' un saluto originario dell'India che viene usato in molte regioni dell'Asia accompagnato dal gesto ("mudra") di congiungere i palmi delle mani all'altezza del petto facendo un lieve inchino con la testa. Letteralmente significa "mi inchino a te"... in senso più ampio "mi inchino alle tue qualità divine, che sono anche in me"... quindi rappresenta il riconoscimento delle qualità divine che sono presenti in ognuno di noi! Spesso viene spiegato il suo significato più esteso con questi splendidi versi:
"Onoro il luogo in te in cui dimora l'intero universo.
Onoro il luogo in te che è amore, verità, luce e pace.
Quando tu sei in quel luogo dentro di te e io sono in quel luogo dentro di me, 
siamo una cosa sola"

Che meraviglia...!!!

Veniamo alle ricette! Quando mi sono messa a preparare il pranzo oggi avevo in mente un obiettivo ben preciso: inventarmi una ricetta vegana che fosse completa (da un punto di vista nutrizionale), buona, bella da vedere e soprattutto "sfiziosa"... vi sembra poco?!? Dopo un primo attimo di panico per fortuna sono stata "assalita" da un impeto creativo... e sono venuti fuori addirittura due piatti! Allora con mio marito ci siamo "sacrificati" per voi, assaggiando scrupolosamente i due piatti cercando di capire quale fosse la ricetta da darvi sul blog... alla fine a me è piaciuta di più una, a lui l'altra, quindi ve le do tutte e due! :-)
Si tratta di crespelle vegane (quindi senza uova o latticini) proposte in due modi: ripiene con una crema di zucchini, pistacchi e basilico, oppure ripiene con una dadolata di patate e scalogno al vino bianco.

Ingredienti:
Per le crespelle: 100 gr di farina di ceci, 1 cucchiaino di sale, 1 cucchiaino di rosmarino tritato, 200 ml di acqua.
Per il ripieno alle zucchine: 1 zucchino, 1/2 scalogno, 10 pistacchi, 10 foglie di basilico, 2 cucchiai di olio di oliva, sale.
Per il ripieno alle patate: 1 patata, 1/2 scalogno, 2 cucchiai di vino bianco, 1/2 bicchiere d'acqua, qualche ago di rosmarino tritato, 2 cucchiai di olio di oliva, sale, pepe.

Preparazione:
Per prima cosa prepariamo le crespelle mescolando in una terrina la farina, il sale e il rosmarino. Aggiungete 100 ml di acqua e mescolate bene con una frusta per evitare che si formino grumi; quando avrete ottenuto una pastella omogenea iniziate ad aggiungere gli altri 100 ml di acqua, sempre mescolando. Ungete con un velo d'olio una padella antiaderente (con queste dosi e una padella di 20 cm di diametro mi sono venute 3 crespelle) e, quando la padella sarà calda, versateci uno strato sottile di pastella. Vi svelo un trucco per girare le crespelle sottili senza romperle: quando siete sicuri che il sotto dell'impasto è cotto, aiutandovi con una spatolina di legno sollevate appena un bordo e soffiateci sotto... la crespelle si staccherà e la potrete facilmente girare aiutandovi solo con le mani! E adesso passiamo ai ripieni!

Crema di zucchini, pistacchi e basilico:
In una padella fate cuocere a fuoco vivace la zucchina tagliata a pezzetti e lo scalogno tritato; salate subito così la zucchina rilascerà il proprio liquido e non dovrete aggiungere olio o acqua per cuocere. Frullate il tutto con i pistacchi, il basilico e due cucchiai di olio.
Spalmate la crema ottenuta sulle crespelle, arrotolatele e servitele accompagnate dalla crema rimasta, spolverizzata con qualche pistacchio tritato. Pronte!




Patate e scalogno al vino bianco
Tagliate la patata a dadini e tritate lo scalogno. In una padellina fate appassire lo scalogno in 2 cucchiai di vino bianco. Aggiungete la patata, il rosmarino e mezzo bicchiere d'acqua; regolate di sale, mescolate bene e fate cuocere con il coperchio a fuoco dolce fino a che le patate non saranno morbide. Spengete il fuoco, aggiungete 2 cucchiai di olio di oliva e una macinata di pepe nero.
Riempite le crespelle con la dadolata di patate e guarnite con qualche ago di rosmarino.


Per oggi è tutto... fatemi sapere quale delle due versioni vi è piaciuta di più! :-)
Un abbraccio e a domani!

domenica 22 aprile 2012

La "pasta madre"... ovvero: finalmente torniamo a tempi e profumi di altri tempi!

Buongiorno! :-)
La domenica mi dà l'idea di essere una giornata in cui finalmente ci si può concedere di rallentare un po' e di tornare in contatto con quelli che dovrebbero essere i nostri ritmi naturali... Purtroppo durante la settimana spesso siamo costretti a correre, a fare 10.000 cose contemporaneamente, la maggior parte delle quali non sono nemmeno importanti per noi... Quanto è vitale invece concederci il "lusso" di rallentare, respirare e dedicare tempo a quello che è davvero significativo per noi!
In questa ottica mi è venuto in mente di parlarvi della pasta madre e della lievitazione naturale che, per definizione, richiede tempo e la pazienza di rispettare i "tempi naturali" delle cose... ma il tutto per poi essere ripagati da un risultato straordinario!

Vantaggi:
Per prima cosa parliamo dei vantaggi di usare il lievito naturale piuttosto che il lievito di birra, perchè se non siamo convinti che sia utile farlo la domanda che sorge è: "Chi me lo fa fare?!?"
I preparati fatti usando la pasta madre sono più digeribili, si conservano più a lungo, sono più lavorabili e sono notevolmente più buoni! Questo dipende dal fatto che, a differenza del lievito di birra, il lievito naturale contiene anche batteri lattici il cui effetto è dare un profumo e un sapore particolare al pane e ne aumentano la digeribilità.

Cosa è:
Il concetto di partenza è che nell'aria esistono dei microrganismi... se noi esponiamo all'azione dell'aria farina e acqua mescolate, questi microrganismi vi creeranno una colonia. Una volta ottenuta, la pasta madre viene tenuta in vita e riprodotta per mezzo di successivi "rinfreschi", cioè impasti periodici con determinate quantità di farina e acqua. I microrganismi che la compongono infatti devono essere costantemente nutriti e posti in condizione di riprodursi. Se viene rinfrescata regolarmente la pasta madre può durare tutta la vita; più è vecchia e più il pane viene buono... ci sono addirittura paste madre che hanno anche duecento anni!
Questa è la foto di come appare la pasta madre:


Come si fa:
Premetto che ci sono diversi metodi per creare la pasta madre. Quello che vi spiegherò è quello che ho seguito io per farla, almeno vi posso garantire in prima persona che funziona alla perfezione!
Prima fase: impastate 200 gr di farina di tipo "0" con 100 gr di acqua tiepida. Mettete l'impasto ottenuto in una terrina ricoperta da un panno umido e fate riposare a temperatura ambiente per 48 ore.
Seconda fase: prendete 200 gr dell'impasto e scioglietelo in 100 gr di acqua tiepida; impastate il tutto con 200 gr di farina di tipo "0". In questo modo avete fatto il "rinfresco", cioè avete dato da mangiare nuovi zuccheri ai vostri lieviti! Mettete l'impasto ottenuto in una terrina ricoperta da un panno umido e fate riposare a temperatura ambiente per altre 48 ore.
A questo punto dovete continuare a ripetere la "fase 2" ogni 48 ore per una decina di giorni... non pensate che sia una cosa che "sconvolgerà" i vostri ritmi... al massimo vi ruberà una decina di minuti ogni due giorni, quindi è fattibile!
A questo punto la vostra pasta madre è pronta e si conserverà in frigorifero in un contenitore di vetro chiuso anche per più di una settimana, tra un rinfresco e l'altro.

Utilizzo:
Ora che la vostra pasta madre è pronta potete utilizzarla per preparare pane, pizza, focaccia, ecc. Quando volete utilizzarla dovete ricordarvi di effettuare il rinfresco la sera prima. Fate così: sciogliete 200 gr di pasta madre in 300 gr di acqua tiepida. Impastate il tutto con 500 gr di farina di tipo "0", fate un taglio a croce sull'impasto, ricoprite con un panno umido e lasciate riposare nel forno spento tutta la notte. Quando la metterete in forno apparirà così:


La mattina dopo avrete la bella sorpresa di trovare questo impasto lievitato così:


Prelevate dall'impasto 200 gr e metteteli di nuovo in un contenitore di vetro in frigo... questa sarà la pasta madre che "andrà avanti" per la prossima settimana o, comunque, fino al prossimo rinfresco. La restante pasta madre la potete utilizzare per le vostre preparazioni, in base alle ricette scelte!

Per ora mi fermo qui... se poi proverete a farla fatemi sapere, così inizierò a darvi un po' di ricette "testate" di pani, focacce, pizze, ecc. da fare con la vostra pasta madre!
Un abbraccio e alla prossima :-)

venerdì 20 aprile 2012

Bocconcini di ceci al sesamo con crema di prezzemolo e noci

Namaste :-)
Come state? Io sono sempre influenzata... ma ho deciso di non farmi buttare giù dal raffreddore e sono "determinata" a continuare a cucinare cosine sfiziose nonostante il mio stato febbricitante! Insomma, già abbiamo un sacco di problemi e preoccupazioni... ci manca solo di deprimerci mangiando semolino e verdurine lesse!
Quindi all'ora di pranzo ho dato un'occhiata al frigo e alla dispensa e ho deciso di inventarmi una nuova ricetta che spero vi piacerà!
La potete proporre come antipastino, ma è perfetta anche come secondo piatto visto che contenendo legumi e frutta secca è una buona fonte di proteine... e vi risolve il problema se avete qualche vegetariano a cena ;-)

Ingredienti:
Per i bocconcini: 240 gr di ceci (il contenuto di una scatoletta!), 1/2 cipolla rossa, 2 cucchiai di pangrattato, 1/2 cucchiaino di cumino, 1/2 cucchiaino di coriandolo, qualche fogliolina di prezzemolo, sale, pepe, semi di sesamo per decorare.
Per la crema: 1 ciuffettino di prezzemolo, il succo di un limone, 3 cucchiai di olio di oliva, 10 gr di noci (circa 5 gherigli), sale, pepe.
Preparazione:
Frullate i ceci con la cipolla, il coriandolo, il cumino e il prezzemolo fino ad ottenere un composto omogeneo. Regolate di sale e di pepe. Aggiungere il pangrattato e mescolate bene. Con le mani staccate dall'impasto delle piccole palline che schiaccerete leggermente tra i palmi per ottenere la forma desiderata. Cospargete i bocconcini con i semi di sesamo e disponeteli su una teglia ricoperta di carta da forno. Cuoceteli in forno già caldo a 200° per 10 minuti.
Intanto preparate la crema frullando il prezzemolo con l'olio, il succo di limone e le noci. Regolate di sale e pepe.
Servite i bocconcini tiepidi accompagnati dalla crema.
Buon Appetito :-)



mercoledì 18 aprile 2012

Biscottini al vino bianco

Ciao!
Ad essere sinceri oggi non ero dell'umore adatto a scrivere ricette... sapete quelle giornate in cui vi sentite un po' oppressi da un senso di stanchezza nell'anima... in cui tutto sembra un po' grigio e fate fatica a fare il solito sforzo per cercare di essere ottimisti e vedere comunque il lato positivo di ciò che ci circonda... a volte purtroppo capita! L'importante è non attaccarsi troppo a questo stato d'animo. Come tutte le cose è impermanente e basta riflettere un po' per renderci conto che dipende da come noi guardiamo le cose... purtroppo siamo noi che ci attacchiamo a questi stati d'animo, ci "crogioliamo" in essi tanto da finire per convincerci che siano concreti... va a finire che ci sentiamo schiacciati e oppressi da qualcosa che non esiste e che ci siamo creati da soli! Quando ci si sente così è importante fermarci e respirare. Fare un passo indietro e vedere che tutti i pensieri che ci confondono e che ci assillano sono come nuvole nel cielo... non dobbiamo fare altro che guardarle, guardarle mentre vanno e vengono, senza fermarle... Anche solo fare questo ci fa sentire un po' più sereni e leggeri..
Tornando alle ricette... come vi dicevo non ero tanto in vena... ma poi mi sono messa a guardare le nuvole passare... e, ciliegina sulla torta, una delle mie bimbe mi ha detto: "Facciamo i biscotti per merenda?" ... ed è tornato definitivamente il sole :-)

Ingredienti:
100 ml di olio di semi, 100 ml di vino bianco, 100 gr di zucchero di canna, 1 pizzico di sale, 350 gr di farina 00, 1/2 bustina di lievito per dolci, zucchero di canna per la decorazione.
Preparazione:
In una terrina mescolate il vino, l'olio, il sale e lo zucchero. Aggiungete la farina e il lievito ed impastate con le mani fino ad ottenere un composto liscio ed elastico. Staccate dall'impasto dei piccoli pezzi, lavorateli per ottenere dei piccoli "cordoli" e intrecciateli a piacere. Ricopriteli con zucchero di canna e disponeteli su una teglia ricoperta di carta da forno. Cuoceteli in forno già caldo a 175° per circa 20 minuti.
Sono ottimi per accompagnare tè e tisane!
Buon Appetito :-)




lunedì 16 aprile 2012

Dolcezze al caffè

Ed eccomi con la prima ricetta... tutte le ricette che vi darò sono sperimentate in prima persona e le foto che pubblico sul blog sono delle mie "creazioni" :-)
Ingredienti:
Per l'impasto: 200 gr di farina, 150 gr di zucchero di canna, 150 gr di margarina, 2 cucchiai di fecola di patate, 2 tazzine di caffè, 1 tazzina di latte (io ho usato il latte di soia, ma potete ovviamente usare il latte normale!), mezza bustina di lievito.
Per la decorazione: 125 gr di zucchero a velo, 3 cucchiai di caffè, cioccolato fondente.
Preparazione:
Fate sciogliere la margarina in un pentolino a fuoco basso; unitela allo zucchero ed amalgamate bene. Unite la fecola, la farina e poco per volta il caffè e il latte. Aggiungete il lievito, mescolate bene e versate in piccoli stampini da muffins imburrati... ricordatevi di riempire gli stampini solo per metà perchè l'impasto lievita durante la cottura! Se non avete voglia di usare gli stampini potete usare semplicemente una tortiera rettangolare e dopo la cottura tagliate l'impasto a cubetti! Infornate in forno già caldo a 180° per circa 40 minuti. Sfornate e fate raffreddare.
Preparate la glassa mescolando lo zucchero a velo con il caffè. Spalmate la superficie dei dolcetti e mettete in frigo per fare solidificare la glassa. Prima di servire decorate con scagliette di cioccolato fondente!  
Buon Appetito :-)

Benvenuti!

Un bel respiro, chiudo gli occhi e... online! 
Anche io ora ho un blog... mondo per me per lo più sconosciuto... con la sensazione che sia un mezzo fin troppo "moderno" per me! Ma non voglio fare l'estremista; mica è tutto da buttare della modernità e del progresso, anzi! Come tutte le cose, anche il progresso va saputo usare e, soprattutto, va usato con la motivazione e per i fini giusti!
La mia motivazione è avere un modo per mettere a disposizione di tutti quelli che fossero interessati le poche cose che so... e vi avverto: parlerò soprattutto di cucina vegetariana!
Namaste :-)